Agenzia di rappresentanze abbigliamento e calzature

Avendo sperimentato tutte le varianti del rapporto tra agente e cliente, la nostra filosofia imprenditoriale si basa sull’assoluta collaborazione e condivisione di problemi. Le esigenze della clientela, perciò, incontrano la nostra massima attenzione e sollecitudine.

Ci proponiamo anche nel partecipare ad una corretta “gestione” del punto vendita, offrendo la nostra esperienza nella gestione di negozio, reperimento personale, monitoraggio attivo del punto vendita. Negli anni siamo riusciti a sviluppare una rete infrastrutturale suddivisa in 1000 mq di showroom, per la presentazione del prodotto al cliente, gestita da un ufficio amministrativo, da una reception e una rete di agenti che per la maggior parte dei brand ha una competenza territoriale sul Triveneto.

L’obiettivo primario di P.F.C. Studio è attivare gli strumenti adatti a gestire le nuove sfide del mercato, e metterli a disposizione dei nostri Partners, cercando di diventare un’insostituibile strumento e punto di riferimento.

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Gas Jeans: un nuovo store concept

06-03-2025

 Gas Jeans: un nuovo store concept e una strategia internazionale per rivoluzionare l'esperienza retail     Il ripensamento dello spazio vendita è il primo passo di un percorso che mira a ridefinire il concetto di shopping, mentre un programma di nuovi opening consolida e rende più incisiva la strategia commerciale a livello internazionale. Segnare una svolta significativa nel business retail del brand jeanswear: con questo chiaro obiettivo, Gas – marchio globale di denim dalla forte personalità e dal carattere di solidità e qualità con headquarter nel vicentino – ha riformulato il concept del proprio spazio vendita, presentandolo in anteprima ai key account, alla rete vendita e a una cerchia selezionata di ospiti in occasione di Pitti 2025. Un nuovo design che ridefinisce l’esperienza di acquisto in ottica contemporanea, con una visione innovativa del rapporto tra brand e cliente. «Questo progetto riflette la nostra volontà di evolverci e innovare – spiega Rino Castiglione, ceo di Gas Jeans – mantenendo però l'autenticità che ci ha sempre contraddistinto». Un design minimalista e coinvolgente quello del nuovo concept store, che combina materiali industriali come acciaio e policarbonato con una palette cromatica dominata dal blu, dal grigio e dal bianco, creando un ambiente immersivo ed essenziale. Per valorizzare i capi e offrire un’esperienza di shopping unica, il design si allontana dallo standard del mondo jeanswear, giocando con trasparenze, superfici in elementi materici, dettagli in metallo e illuminazione a led e, in particolare, con tendaggi e sedute realizzati in autentico denim, che riconducono all'essenza del brand. L'idea di fondo è esaltare l’identità del marchio e coinvolgere il cliente in un viaggio attraverso il mondo del brand, restando in equilibrio tra l'estetica minimalista e la funzionalità che fa uso di strutture modulari per adattare lo spazio alle esigenze stagionali e alle nuove collezioni. Parallelamente al lancio del nuovo concept store, Gas – una filiale in Ungheria, uno showroom a Milano, 12 agenzie commerciali distribuite sul territorio nazionale e circa 650 punti vendita multimarca in Italia, Europa, Africa e Asia con una presenza importante nei centri commerciali – punta a rafforzare la propria posizione nel settore retail attraverso una strategia internazionale integrata che combina un programma di aperture di monomarca, il consolidamento nei principali spazi multibrand e l'inaugurazione di nuovi corner in Europa. Questo approccio consente di testare e ottimizzare il nuovo format, con l’obiettivo di renderlo scalabile a livello globale e offrire un’esperienza retail coerente in tutti i mercati chiave del marchio, tra cui spicca l'India, secondo mercato a forte penetrazione e sviluppo grazie alla joint venture con Reliance Brands fin dal 2013. Con questa evoluzione, l'azienda di Chiuppano non solo rinnova il proprio modello di vendita al dettaglio, ma riafferma la propria identità di player nel mondo del denim capace di fondere innovazione e tradizione in un’unica visione. Fonte: www.fashionmaazine.it
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K-Way festeggia i 60 anni: sfilata e mostra

27-02-2025

K-Way festeggia i 60 anni con una sfilata e una mostra che celebra “il lato poetico della quotidianità” Non nuovo alle sfilate, ma al suo debutto nel calendario della Milan Fashion Week, K-Way ha deciso di raccontare sulle passerelle milanesi la storia di un marchio che da 60 anni fa parte della vita quotidiana delle persone, celebrandone il lato poetico insieme ad altri brand con le stesse caratteristiche e alle opere di un gruppo selezionato di artisti. Guarda la sfilata “Ormai sono cinque anni che sfiliamo e ogni anno ci chiediamo se sia giusto per un marchio come il nostro, un brand per tutte le persone e per tutti i giorni, che rimane fedele a sé stesso nel tempo e quindi è un po’ il contrario della moda, che invece cambia sempre”, ha spiegato a FashionNetwork.com Lorenzo Boglione, Presidente del gruppo BasicNet, a cui fa capo K-Way. “La risposta che ci diamo è sempre la stessa: se troviamo una storia da raccontare, è giusto sfilare. Quest’anno, in occasione del nostro anniversario, volevamo raccontare la storia, ma soprattutto i valori di K-Way, nobilitandoli attraverso l’arte e celebrando la genialità di altri marchi che ogni giorno rendono la vita di ognuno di noi un po’ più facile e felice”.   Nasce così il progetto “In Y/Our Life - The Hidden Side of Everyday Things”, una mostra globale multidisciplinare che ha l’intento di esplorare la poeticità del quotidiano e che racconta l'iconicità di K-Way e di altri marchi simbolo della vita di tutti i giorni attraverso un percorso tra archivi, design e arte.   Il bouquet eterogeneo di brand internazionali scelti da K-Way per questo progetto comprende Bic, Borotalco, Borsalino, Chupa Chups, Bialetti, Moleskine, Pongo, Polaroid, Post-it, Rollerblade e Scotch. Mentre gli artisti coinvolti con le loro opere sono Francesca Casale, Serafin Gerber, Agostino Iacurci, Koo Jeong-A, Eva Jospin, Masha Leonenko, Tomáš Libertíny, Andrea Magnani, Emiliano Ponzi, Luisa Rabbia, Leanne Shapton, Patricia Urquiola e Olimpia Zagnoli. Definita “un approfondimento culturale che guiderà il pubblico in un viaggio emozionante, esplorando l’evoluzione di marchi senza tempo e offrendo una visione autentica e coinvolgente del loro impatto culturale e commerciale”, la mostra “In Y/Our Life”, curata da Nova Express e Gianluigi Ricuperati, è stata inaugurata il 25 febbraio presso il Museo della Permanente di Milano, dove rimarrà per tutta la durata della Fashion Week, mentre nei mesi successivi proseguirà il suo viaggio in occasione di alcune delle art-week più rilevanti del panorama culturale globale: Photo London a maggio, Frieze Seoul a settembre e Art Basel Paris a ottobre.     “In Y/Our Life” si articola in tre sezioni. La prima, intitolata “Happy when it rains”, è dedicata ai 60 anni di K-Way e presenta un viaggio attraverso l’archivio storico del brand, dove oggetti originali e pezzi iconici raccontano decenni di innovazione e cambiamento, dai primi impermeabili alle evoluzioni più recenti. La seconda sezione, “Everyday Icons”, attraversa l'archivio dei marchi partner, con prototipi, pubblicità, oggetti storici, video e testimonianze tangibili della loro creatività. Nella terza sezione, chiamata proprio “In Y/Our Life” in quanto cuore pulsante del progetto, attraverso opere, installazioni, invenzioni e racconti ispirati ai valori e al DNA dei marchi iconici, i 13 artisti provenienti da tutto il mondo esplorano il lato nascosto del quotidiano, offrendo una reinterpretazione dei loro oggetti più simbolici. “Per dare continuità a questo viaggio e al progetto, anche la sfilata della nostra collezione R&D FW25 si svolge al Museo della Permanente e vedrà in passerella un’installazione di uno degli artisti coinvolti nella mostra, Agostino Iacurci”, precisa Boglione. Una sfilata co-ed che omaggia le radici del brand, il suo spirito innovatore e la sua icona intramontabile: la giacca antipioggia Le Vrai, nata nel 1965, fonte di ispirazione per l’intera collezione.   Un’offerta che punta soprattutto sul tessuto di nylon a tre strati classico di K-Way e su proposte che completino il look attraverso giochi di sovrapposizioni, con pochissime imbottiture. La tasca, solitamente posizionata all’interno della giacca, viene portata all’esterno, mentre l’iconica zip bianca diventa nera. Tra le varie proposte spicca la cappa, da indossare sopra la giacca o come una seconda manica. Per l’AI 2025 K-Way fa una lieve eccezione al suo spirito unisex con proposte rese più femminili dall’abbinamento del nylon con la lana o il satin. I colori di collezione sono il burgundy, l’arancio, il lime, il blu-nero e il bluette per i capi più maschili. Ma la collezione AI 2025 di K-Way non si limita ai capispalla e propone maglieria morbida, gonne in lana e nylon che giocano con contrasti materici, pantaloni cargo dal taglio elegante e abiti in Scuba. Completa il look una capsule realizzata in collaborazione con il marchio parigino Cahu, che ha portato alla realizzazione di borse realizzate in PVC e nel nylon del Le Vrai 4.0.   Fonte: it.fashionnetwork.com/
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BasicNet, punta sulle icone del lifestyle

07-02-2025

Lorenzo e Alessandro Boglione, vice-presidenti di BasicNet, puntano sulle icone del lifestyle. Una su tutte, K-Way® Da K-Way®, brand che compie 60 anni, così famoso da essere inserito nei dizionari come marchio di giacche impermeabili, a Superga e Sebago, il gruppo torinese punta sulle icone. Gita scolastica di terza elementare, le istruzioni della maestra alle mamme sono le stesse da decenni: vestirsi a strati, cappellino, K-Way®, succo di frutta… A pochissimi oggetti il tempo fa un dono straordinario: trasformarli in icone. E una piccola parte di questi entra di diritto nel vocabolario ufficiale, diventando sinonimo di una categoria. La giacca a vento che si piega in una tasca, super leggera, colorata, impermeabile e antivento, inventata 60 anni fa dal parigino Léon-Claude Duhamel e, dal 2004, entrata nel portafoglio del gruppo torinese BasicNet, la K-Way®, insomma, è uno di questi. Nel 2025 festeggia un compleanno importante di cui sono registi i fratelli Lorenzo e Alessandro Boglione, entrambi vice-presidenti del gruppo BasicNet, fondato nel 1994 dal padre Marco, dopo aver rilevato dal fallimento uno storico maglificio torinese, a sua volta proprietario dei marchi Kappa, Robe di Kappa e Jesus Jeans. Quotato alla Borsa italiana dal 1999, BasicNet, nel corso degli anni, ha acquisito altri quattro marchi, K-Way®, Superga, Briko e Sebago. K-Way®, dunque: 60 anni, storia pop (chi non ne ha avuto uno...?), democraticità d’acquisto (cioè un prezzo di buon senso), colore nel proprio Dna e nuova energia finanziaria, dopo l’ingresso del fondo Permira che, l’ottobre scorso, ha rilevato il 40% del brand per 190 milioni di euro.   Alessandro e Lorenzo Boglione. © Cristian Castelnuovo Gentleman. Come celebrate K-Way®? Lorenzo Boglione. Proprio con un’idea non-autocelebrativa… Una mostra che, oltre a K-Way, coinvolge altri 12 brand iconici, artisti e curatori importanti: In Y/Our Life - The hidden side of every day things (dal 26 febbraio al 2 marzo alla Permanente di Milano, ndr) è il titolo che abbiamo scelto per sottolineare che sono oggetti di uso quotidiano, tutti presenti nella nostra memoria e nelle nostre famiglie.   G. Come si diventa icone? L.B. Quando lo decidono le persone. Il tempo non basta, sono poi anche le persone e l’utilizzo che viene fatto di questi oggetti a definirne l’iconicità nel lungo periodo. K-Way® ha inventato una categoria di prodotto, l’ha reso popolare e accessibile a tutti. Per l’anniversario abbiamo pensato di raccontare in modo trasversale questi brand con le loro storie straordinarie, invece di celebrare solo noi stessi. Alessandro Boglione. Nel caso di K-Way® c’è anche la cultura, il marchio è, infatti, nei dizionari italiano e francese, un motivo di grande prestigio e maggiore responsabilità nella gestione. G. Quali brand avete accostato a K-Way®? A.B. Quelli più autentici, che abbiano appunto un impatto culturale e funzionale, oltre che commerciale: Bialetti®, Polaroid®, Borsalino®, Scotch™, Rollerblade®, Bic®, Pongo®, Moleskine®, Chupa Chups®, Post-it®, chi non li ha sulla scrivania…? Fanno tutti parte della memoria storica di generazioni. G. L’arte come intreccia queste storie di brand? L.B. K-Way® è legato all’arte perché hanno fondamenti simili, colore e innovazione. Dal 2009 siamo partner di Artissima a Torino e sponsor di molte altre iniziative. La mostra, che per ogni brand coinvolge un artista contemporaneo, dopo Milano toccherà le più importanti art-week globali: Photo London a maggio, Frieze Seoul a settembre e Art Basel Paris a ottobre. L'artista Olimpia Zagnoli presenta una fantasiosa cabina da spiaggia decorata con i suoi motivi distintivi, al cui interno sono incastonati quasi 9mila lecca-lecca Chupa Chups® nelle pareti. G. InY/Our Life nel mondo: è una strategia per rafforzare la vostra presenza internazionale, a pochi mesi dall’ingresso di Permira? L.B. Certamente investiremo ancora di più su mercati internazionali, focalizzandoci nel brevissimo termine sull’Europa, poi mettendoci a studiare Stati Uniti e Paesi asiatici, in particolare. G. Che valori rappresenta K-Way®? A.B. È un brand sul quale, proprio per la sua iconicità, si cerca di innovare senza tradirne i valori fondanti. Quindi tutto ciò che viene messo in produzione, dalle giacche alle valigie, alla maglieria, ne deve rispettare l’autenticità. Se un prodotto, che potrebbe rappresentare un importante successo commerciale non risponde al Dna di K-Way® in pieno, lo fermiamo. Il fotografo Serafin Gerber presenta una serie di fotocamere istantanee Polaroid® attraverso cui reinterpreta la quotidianità con una prospettiva onirica, catturando scene di metropoli in Europa, Stati Uniti e Brasile. G. Innovare senza tradire è il filo conduttore di BasicNet... L.B. Crediamo che, comprando marchi con una forte identità, quest’ultima vada poi rispettata. Se s’insegue l’ultima moda, piegando l’identità del brand in modo eccessivo al momento, se ne accorcia la vita. La linea di confine è sottile e non si vede, bisogna immaginarsela. Capire dove sia e trovare il punto di equilibrio con la necessità di fare business e conquistare nuovi mercati è la vera difficoltà del nostro lavoro. G. Nel 2017 un ingresso importante nel gruppo, Sebago. A.B. È un altro di quei brand che, come K-Way®, ha segnato l’infanzia degli italiani, anche se ha una storia più antica, perché è nato nel 1946. Da quando abbiamo scoperto che era sul mercato a quando l’abbiamo acquisito non è passato neanche un mese. Non ci sembrava vero… L'artista olfattiva Francesca Casale presenta un’opera progettata per stimolare l’olfatto, combinando in un coraggioso mash-up le forme della tasca K- Way ® e l’aroma del caffè, richiamando la caffettiera Moka Express Bialetti®. G. Nuove acquisizioni all’orizzonte? L.B. Avendone fatte sostanzialmente quattro in 29 anni (K-Way®, Superga, Briko e Sebago, ndr) si può capire che non sia così facile trovare marchi che si incastrino bene nel nostro portafoglio, sufficientemente iconici e della taglia giusta per acquisirli. Siamo comunque sempre con gli occhi aperti.   G. Il sell out, vendere, è alla fine l’obiettivo di tutti. Che esperienza vi augurate che una persona possa avere in uno dei vostri negozi? L.B. Come dice nostro padre Marco: «Sentirsi smart». Mai lasciare la sensazione di essere stati presi in giro, «fregati». Quindi dare il miglior rapporto qualità-prezzo, magari anche rinunciando a un sovra-guadagno. Il consumatore che esce con l’acquisto deve essere sicuro di aver fatto un acquisto intelligente. Smart. (Riproduzione riservata). Fonte: www.milanofinanza.it
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Sebago a Pitti Uomo, Lorenzo Boglione

16-01-2025

Andiamo a Firenze, giornata di chiusura per Pitti Uomo, tanti compratori, grande attenzione alle collezioni ma anche agli allestimenti e da domani la moda trasloca a Milano. Musica dal vivo, installazioni scenografiche, ricerca nell'allestire gli stand, anche questo è Pitti, perché ogni brand insieme alle collezioni racconta il proprio stile. A vincere per il prossimo inverno rimane la ricerca di comfort e qualità, quella di un giaccone picco blu notte, di un blazer, di un cappotto di lana. Ci crede Sebago che partendo dallo stile dell'iconico mocassino costruisce una collezione di pezzi fatti per durare. Lorenzo Boglione: "Noi vogliamo rendere contemporaneo l'archivio e la storia del brand. La nostra ricerca è votata a rendere contemporaneo qualcosa di storico". Vi invitiamo a guardare il video tratto dal TG5 per vedere l'intervista a Lorenzo Boglione.  Fonte: www.basicpress.com  

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