Agenzia di rappresentanze abbigliamento e calzature

Avendo sperimentato tutte le varianti del rapporto tra agente e cliente, la nostra filosofia imprenditoriale si basa sull’assoluta collaborazione e condivisione di problemi. Le esigenze della clientela, perciò, incontrano la nostra massima attenzione e sollecitudine.

Ci proponiamo anche nel partecipare ad una corretta “gestione” del punto vendita, offrendo la nostra esperienza nella gestione di negozio, reperimento personale, monitoraggio attivo del punto vendita. Negli anni siamo riusciti a sviluppare una rete infrastrutturale suddivisa in 1000 mq di showroom, per la presentazione del prodotto al cliente, gestita da un ufficio amministrativo, da una reception e una rete di agenti che per la maggior parte dei brand ha una competenza territoriale sul Triveneto.

L’obiettivo primario di P.F.C. Studio è attivare gli strumenti adatti a gestire le nuove sfide del mercato, e metterli a disposizione dei nostri Partners, cercando di diventare un’insostituibile strumento e punto di riferimento.

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Murphy & Nye al Salone Nautico di Venezia

11-06-2025

Con Murphy&Nye al Salone Nautico di Venezia si parla anche il linguaggio della moda Tra le tante novità, Murphy&Nye ha svelato anche un teaser della collezione SS26 pronta a debuttare alla prossima Milano Fashion Week. Quanto sono belli i grandi ritorni? Specie quando a fare rotta verso Venezia è un’icona come Murphy&Nye, che nella città lagunare ha scritto una delle pagine più gloriose della propria storia: quella del Moro di Venezia, vincitore della Louis Vuitton Cup nel 1992. Trentatré anni dopo, il brand fondato a Chicago nel 1933 torna protagonista al Salone Nautico 2025 e lo fa con stile, visione e un’ambizione globale: portare la sua filosofia “Beyond The Ordinary” in giro per il mondo.     Murphy&Nye: ritorno al futuro (con stile) Era il 1992 quando Murphy&Nye vestiva Il Moro di Venezia, l’imbarcazione che fece la storia superando Team New Zealand nella Louis Vuitton Cup. Oggi, a 33 anni di distanza, il brand torna nella Serenissima come sponsor tecnico del Salone, con una serie di progetti che raccontano una chiara direzione strategica: internazionalizzazione, innovazione prodotto e co-lab d’eccellenza. Primo tra tutti, il lancio della capsule collection “Owner Set” in collaborazione con Pershing Yacht, pensata per armatori e crew ma con lo sguardo rivolto anche alla terraferma. Una linea che unisce tecnicismo e tailoring, performance e gusto, per chi vive la nautica ma non vuole rinunciare allo stile. E non è finita qui. Il brand ha svelato anche un teaser della collezione SS26, firmata dal direttore creativo Chicco Barina, pronta a debuttare alla prossima Milano Fashion Week. Una linea che fonde la funzionalità tecnica con l’estetica street: dai materiali performanti all’ossessione per la vestibilità, fino a una sneaker lanciata pochi mesi fa che ha già fatto parlare di sé.   "Il cuore del nuovo corso è il prodotto fatto bene", ha spiegato Barina. "Ripartiamo dall’heritage autentico e dal nostro DNA americano, contaminandoli con l’innovazione e il gusto urbano. Le sneaker appena lanciate sono state un successo e il footwear sarà uno dei focus strategici delle prossime stagioni". Nicolo Miana Il Salone diventa il palcoscenico per il rilancio internazionale del marchio, che ha scelto Venezia non solo per affinità storica, ma come simbolo di rinascita. La nuova strategia industriale guidata dal CEO Tommaso Rossi punta a triplicare il fatturato in tre anni – da 6 a 20 milioni di euro – rafforzando il posizionamento nel segmento premium lifestyle e accelerando l’espansione in Europa, Stati Uniti, Asia e Medio Oriente. L’obiettivo? Mantenere salde le radici nautiche, ma riscrivere la rotta con un linguaggio contemporaneo che unisca estetica urbana, ricerca tessile e performance. Fonte: https://www.esquire.com/
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Artigli e l’eccellenza produttiva made in Italy

10-06-2025

Artigli va controcorrente e punta sull’eccellenza produttiva made in Italy Alfonso Carillo    Il brand, fondato da Alfonso Carillo, punta tutto sul savoir-faire italiano, scegliendo una direzione chiara: qualità, artigianalità e radicamento territoriale come valori fondanti. In un mercato sempre più omologato e dominato dalla logica del fast fashion, Artigli decide di andare controcorrente. Con un’esperienza pluridecennale nel mondo della moda, di cui è stato protagonista sia nel wholesale che nel retail, Alfonso Carillo crea nel 2002 il brand Artigli, guidandolo con forte passione, grande attenzione sia stilistica che imprenditoriale e con una visione sempre lucida e contro tendenza. Oggi, infatti, in un’epoca in cui la delocalizzazione e la produzione su larga scala  rappresentano la via più battuta, il brand campano ha scelto di riportare gran  parte della sua filiera produttiva in Italia. Un riposizionamento consapevole,  volto a valorizzare il know-how artigianale italiano e garantire maggiore  controllo sulla qualità e sui processi produttivi. Il made in Italy, per Artigli, non è uno slogan da apporre sull’etichetta, ma una scelta strategica, coerente ed etica. È l’impegno concreto a restituire autenticità a un concetto spesso abusato, trasformandolo in sinonimo di integrità, qualità e  identità. Collaborando con artigiani locali e realtà produttive radicate nel  territorio, il marchio garantisce controllo diretto su ogni fase della lavorazione  italiana, preservando competenze rare e sostenendo il patrimonio manifatturiero nazionale.In un contesto in cui i consumatori sono sempre più informati e consapevoli,  Artigli si fa portavoce di una nuova idea di lusso accessibile: responsabile,  trasparente e sostenibile. Una moda che guarda al futuro, ma con le radici ben  piantate nel presente produttivo del nostro Paese. Scegliere il made in Italy, oggi, significa anche investire nel futuro dell’Italia stessa: nella sua economia, nella sua tradizione, nella continuità di un sapere artigiano che il mondo ci invidia. Non è un’operazione nostalgica, ma una  visione chiara e proiettata nel tempo. Quella di Artigli è una sfida che affonda le  sue radici in valori autentici e in un’identità riconoscibile. Fonte: www.pambianconews.com
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Murphy&Nye punta sull’espansione globale

09-06-2025

Murphy&Nye punta sull’espansione globale e 20 milioni di fatturato entro tre anni Dopo un 2024 chiuso con un fatturato di 6 milioni di euro, Murphy&Nye conferma le proprie ambizioni di crescita, annunciando l’obiettivo di raggiungere i 20 milioni di giro d’affari entro tre anni.    Murphy&Nye al Salone Nautico di Venezia Lo storico marchio di sportswear fondato a Chicago nel 1933, caratterizzato da un forte legame con l’universo del sailing, è guidato dalla famiglia Rossi, artefice negli anni ’90 del successo del brand, di cui ha ripreso il controllo nel 2020 dopo un quinquennio sotto la proprietà di un gruppo tessile asiatico che lo aveva lasciato inattivo.   “Vogliamo portare Murphy&Nye su una dimensione internazionale”, ha dichiarato Tommaso Rossi, CEO del brand. “L’obiettivo è raggiungere i 20 milioni di euro di fatturato entro tre anni, con un piano di espansione che parte dall’Italia e dall’Europa, per poi aprirsi a mercati strategici come Stati Uniti, Asia e Medio Oriente. Grande importanza sarà data alle collaborazioni e ai progetti di co-branding”. Dopo aver presentato lo scorso ottobre a Barcellona, in occasione dell’America’s Cup, una temporary art installation e il lancio ufficiale della prima sneaker firmata Murphy&Nye, la label è stata sponsor tecnico del recente Salone Nautico di Venezia e nel prossimo futuro toccherà altre città simbolo della cultura marina, tra cui Miami.   Tra i principali driver del rilancio, anche un prodotto che fonde innovazione tecnica, heritage e qualità manifatturiera. “Il cuore del nuovo corso è il prodotto fatto bene”, sottolinea il direttore creativo Chicco Barina. “Puntiamo su ricerca tessile, vestibilità e performance. La sfida è reinterpretare lo stile e l’attitude dei capi iconici del nostro archivio, valorizzando un DNA americano autentico che ha ancora molto da raccontare. (…) Abbiamo appena lanciato una sneaker che ha ottenuto un ottimo riscontro sul mercato. Per la prossima stagione ci sarà un focus strategico proprio sulla calzatura. L’obiettivo è portare avanti quella commistione tra elementi tecnici della nautica e linguaggio urbano, che oggi rappresenta la nostra cifra stilistica”. Fonte: https://it.fashionnetwork.com/
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Gas Jeans: un nuovo store concept

06-03-2025

 Gas Jeans: un nuovo store concept e una strategia internazionale per rivoluzionare l'esperienza retail     Il ripensamento dello spazio vendita è il primo passo di un percorso che mira a ridefinire il concetto di shopping, mentre un programma di nuovi opening consolida e rende più incisiva la strategia commerciale a livello internazionale. Segnare una svolta significativa nel business retail del brand jeanswear: con questo chiaro obiettivo, Gas – marchio globale di denim dalla forte personalità e dal carattere di solidità e qualità con headquarter nel vicentino – ha riformulato il concept del proprio spazio vendita, presentandolo in anteprima ai key account, alla rete vendita e a una cerchia selezionata di ospiti in occasione di Pitti 2025. Un nuovo design che ridefinisce l’esperienza di acquisto in ottica contemporanea, con una visione innovativa del rapporto tra brand e cliente. «Questo progetto riflette la nostra volontà di evolverci e innovare – spiega Rino Castiglione, ceo di Gas Jeans – mantenendo però l'autenticità che ci ha sempre contraddistinto». Un design minimalista e coinvolgente quello del nuovo concept store, che combina materiali industriali come acciaio e policarbonato con una palette cromatica dominata dal blu, dal grigio e dal bianco, creando un ambiente immersivo ed essenziale. Per valorizzare i capi e offrire un’esperienza di shopping unica, il design si allontana dallo standard del mondo jeanswear, giocando con trasparenze, superfici in elementi materici, dettagli in metallo e illuminazione a led e, in particolare, con tendaggi e sedute realizzati in autentico denim, che riconducono all'essenza del brand. L'idea di fondo è esaltare l’identità del marchio e coinvolgere il cliente in un viaggio attraverso il mondo del brand, restando in equilibrio tra l'estetica minimalista e la funzionalità che fa uso di strutture modulari per adattare lo spazio alle esigenze stagionali e alle nuove collezioni. Parallelamente al lancio del nuovo concept store, Gas – una filiale in Ungheria, uno showroom a Milano, 12 agenzie commerciali distribuite sul territorio nazionale e circa 650 punti vendita multimarca in Italia, Europa, Africa e Asia con una presenza importante nei centri commerciali – punta a rafforzare la propria posizione nel settore retail attraverso una strategia internazionale integrata che combina un programma di aperture di monomarca, il consolidamento nei principali spazi multibrand e l'inaugurazione di nuovi corner in Europa. Questo approccio consente di testare e ottimizzare il nuovo format, con l’obiettivo di renderlo scalabile a livello globale e offrire un’esperienza retail coerente in tutti i mercati chiave del marchio, tra cui spicca l'India, secondo mercato a forte penetrazione e sviluppo grazie alla joint venture con Reliance Brands fin dal 2013. Con questa evoluzione, l'azienda di Chiuppano non solo rinnova il proprio modello di vendita al dettaglio, ma riafferma la propria identità di player nel mondo del denim capace di fondere innovazione e tradizione in un’unica visione. Fonte: www.fashionmaazine.it

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