Quanto sono belli i grandi ritorni? Specie quando a fare rotta verso Venezia è un’icona come Murphy&Nye, che nella città lagunare ha scritto una delle pagine più gloriose della propria storia: quella del Moro di Venezia, vincitore della Louis Vuitton Cup nel 1992. Trentatré anni dopo, il brand fondato a Chicago nel 1933 torna protagonista al Salone Nautico 2025 e lo fa con stile, visione e un’ambizione globale: portare la sua filosofia “Beyond The Ordinary” in giro per il mondo.
Era il 1992 quando Murphy&Nye vestiva Il Moro di Venezia, l’imbarcazione che fece la storia superando Team New Zealand nella Louis Vuitton Cup. Oggi, a 33 anni di distanza, il brand torna nella Serenissima come sponsor tecnico del Salone, con una serie di progetti che raccontano una chiara direzione strategica: internazionalizzazione, innovazione prodotto e co-lab d’eccellenza.
Primo tra tutti, il lancio della capsule collection “Owner Set” in collaborazione con Pershing Yacht, pensata per armatori e crew ma con lo sguardo rivolto anche alla terraferma. Una linea che unisce tecnicismo e tailoring, performance e gusto, per chi vive la nautica ma non vuole rinunciare allo stile. E non è finita qui. Il brand ha svelato anche un teaser della collezione SS26, firmata dal direttore creativo Chicco Barina, pronta a debuttare alla prossima Milano Fashion Week. Una linea che fonde la funzionalità tecnica con l’estetica street: dai materiali performanti all’ossessione per la vestibilità, fino a una sneaker lanciata pochi mesi fa che ha già fatto parlare di sé.
“Il cuore del nuovo corso è il prodotto fatto bene”, ha spiegato Barina. “Ripartiamo dall’heritage autentico e dal nostro DNA americano, contaminandoli con l’innovazione e il gusto urbano. Le sneaker appena lanciate sono state un successo e il footwear sarà uno dei focus strategici delle prossime stagioni”.
Il Salone diventa il palcoscenico per il rilancio internazionale del marchio, che ha scelto Venezia non solo per affinità storica, ma come simbolo di rinascita. La nuova strategia industriale guidata dal CEO Tommaso Rossi punta a triplicare il fatturato in tre anni – da 6 a 20 milioni di euro – rafforzando il posizionamento nel segmento premium lifestyle e accelerando l’espansione in Europa, Stati Uniti, Asia e Medio Oriente. L’obiettivo? Mantenere salde le radici nautiche, ma riscrivere la rotta con un linguaggio contemporaneo che unisca estetica urbana, ricerca tessile e performance.
Fonte: https://www.esquire.com/